MotoGp Spagna Pedrosa senza rivali Rossi è quarto
Lo spagnolo della Honda domina la terza prova del mondiale precedendo il connazionale Marquez, nuovo leader della classifica iridata, che nel finale fa a spallate con Lorenzo costringendolo al terzo posto. Valentino ai piedi del podio
di VINCENZO BORGOMEO
JEREZ - A vincere il Gp di Spagna è stato Pedrosa, seguito da Marquez, Lorenzo e Rossi. Ma a perdere è stato lo spettacolo: a Jerez pochi duelli, distacchi abissali e pubblico (a parte i tifosi di Pedrosa...) deluso. E già perché Jerez era - sulla carta - la gara più attesa dell'anno: è una delle piste preferite da Valentino ma, soprattutto, la corsa di casa per il terribile trio Pedrosa-Lorenzo-Marquez. Quindi ci si aspettava duelli da cineteca, 27 giri corsi come se fossero stati tutti l'ultimo, spettacolo puro, insomma. E invece niente. Pedrosa come al solito scatta subito in testa, Lorenzo lo scavalca dopo pocho per poi essere a sua volta ri-sorpassato da Torero-Camomillo. Fine della gara con Daniel che vola via verso la vittoria, Lorenzo staccato quel tanto che basta per non poter nemmeno pensare ad attaccarlo e Marquez incollato agli scarichi di Jorge per tutta la corsa.
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O quasi: un po' di spettacolo lo ha regalato effettivamente il debuttante Marc (ma solo alle ultime curve), anche se in un paio di staccate è arrivato talmente lungo da dover inventarsi numeri da circo per non stendere Lorenzo e poi in un tentativo di attacco ha piegato a oltre 180 orari in pieno cordolo, a pochi centimetrim dall'erba. Come sia rimasto in piedi rimane un mistero. E poi il duello alle ultime curve con un colpo di carenatura - stile Rossi-Gibernau -per buttare via Lorenzo
dalla traiettoria e conquistare il secondo posto. Ironia della sorte, un sorpasso avvenuto proprio alla curva appena intitolata a "Lorenzo"...
Così appena sceso dalla moto Jorge si rifiuta di parlare con Marquez e poi davanti ai microfoni non vuole commentare "Sul sorpasso all'ultima curva non voglio dire nulla - ha spiegato - sono appena sceso dalla moto e qualsiasi cosa direi ora sarebbe condizionata dalla rabbia...".
"Mi dispiace per Lorenzo - ha detto invece Marquez - ma le gare sono così, si lotta fino alla fine per vincere. D'altra parte Valentino lo ha fatto anche lui tempo fa..."
A proposito di Valentino, lui è rimasto sempre lì dietro, quarto, e a fine gara è stato anche staccato dal gruppetto da podio. Motivo? Rossi nei primi giri - come al solito - non è riuscito a segnare i tempi dei primi, per poi tornare dopo metà gara ad essere veloce come i piloti in testa. Una caratteristiche che lo condanna a gare tutte d'inseguimento e che ovviamente gli rende impossibile lottare per la vittoria perché oggi le corse si vincono partendo subito fortissimo, proprio come fanno Lorenzo, Pedrosa e Marquez. Quale sia il motivo di questa caratteristica di Rossi per ora resta un mistero (serbatoio mezzo vuoto? Gestione gomme? Concentrazione?) ma il cronometro non inganna: Valentino all'inizio gara ci mette qualche giro di troppo per entrare "in palla".
Ottavo posto poi per Andrea Dovizioso con la Ducati, mentre Andrea Iannone (Ducati) è caduto nei primi giri di gara.
Undicesimo il pilota collaudatore della casa bolognese, Michele Pirro, poi in 14/a posizione e a punti è andato il ternano Danilo Petrucci (Ioda-Suter-BMW).
In ogni caso in MotoGp ora - alla faccia del debuttante - Marquez è in testa al mondiale con la bellezza di 61 punti, seguito da Pedrosa a 58, Lorenzo a 57 e Rossi a 43. Certo, il campionato è lungo, però...
Franco Ilacqua
Lunedì 06 Maggio 2013
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